L’anno delle celebrazioni dantesche invita tutti ad avvicinarci al Sommo Poeta, per riscoprirne il suo insigne valore umano, culturale, religioso ed artistico. Chiunque, anche da profano, si accosti alla Divina Commedia resta affascinato e rapito anche dalla musicalità dei versi: si immedesima come in un universo di immagini e di suoni che progressivamente dischiudono la mente, gli
occhi e il cuore ad una grande luce e a dolci suoni. Le Cantiche terminano con la parola “Stelle”, a sottolineare il valore simbolico e pasquale della Luce.
Anche la Musica accompagna il cammino del pellegrino Dante.
I rumori che si sentono nell’Inferno si addolciscono via via: nel Paradiso le anime deliziano Dante cantando melodie.
Anche in questa lunga e sofferta pandemia tutti noi, stiamo compiendo un viaggio, ci siamo trovati pellegrini accomunati da una inaspettata e dolorosa congiuntura; pellegrini alla ricerca di una guida, di una speranza…….di una stella in questa “selva oscura” che ancora non ha smesso di “rinovar la paura”, di immergerci nel silenzio e nell’assenza fisica degli altri.
Pellegrini strani in questo momento, fermi sui nostri passi, chiusi nelle nostre case.
Intanto abbiamo imparato a scalare la piramide dei desideri e delle speranze.
Ciascun bandista si è trovato con la sua Musica, a rompere il suo silenzio, quello delle sue sofferenze, ha ripensato alla Musica imparata, creata e condivisa con tante persone.
Questa Musica vuole al più presto tornare ad essere anche quella della nostra Banda!
Ma ora, noi, dove ci troviamo in questo viaggio, che il Sommo Poeta ha compiuto proprio nei giorni pasquali del 1300?
Vorremmo essere distanti dall’Inferno, intravedere la Luce e sentire la Musica del nostro piccolo ma tanto atteso Paradiso: creare e condividere le cose belle con gli amici, con la Comunità, al servizio della bellezza, dell’arte, della Musica che può riempire la vita propria e altrui di gioia, soprattutto quando la vita è ferita.
Non sappiamo quando, ma presto speriamo di poter uscire, insieme, “a riveder le stelle”, ad ascoltare e creare quella Musica che da tempo, fuori, tace, ma pulsa nel desiderio di tutti.
La Pasqua, festa della Vita che risorge,
per “l’amor di Colui che tutto move”, rinsaldi questa speranza!
Buona Pasqua
Maria Teresa Mascheroni